domenica 10 agosto 2014

And now, the end is near....

Anche nell'ultimo giorno di terra corsa non ci facciamo mancare le chicche: non sto parlando delle ninfette milanesi, bensí dell'ennesima sorpresa che renderà questo viaggio ancor più memorabile.

Il solito Gaston, gestore del Cyrnus (questo arresto forzato in pensione è stata la nostra fortuna...), mi ha suggerito un breve excursus nell'entroterra di Porto, sempre nelle vicinanze di Ota: a pochi chilometri, ci sono le Gorges de Spelunca ed in mezzo scorre il torrente che, in corrispondenza di un ponte 'genovese', crea delle anse, dove si dovrebbe poter fare il bagno.
Anse??? Circondate da una meravigliosa cornice montana, scopriamo splendide piscinette naturali, il nostro personalissimo Paradais (ok, ok, giancarlo NON è Phoebe Cates).
Siamo soli, non c'è nessuno...

               

Peccato non essersi attrezzati con taboulè & frutta, questo sarebbe stato un posto perfetto per il picnic.

Ripartiamo belli carichi e percorriamo l'ennesima strada panoramica (accidenti, sarà dura riabituarsi alla tangenziale...) che stavolta unisce Porto a Galeria; per la sua bellezza rivaleggia con le calanche, ma soprattutto il tratto spettacolare è molto lungo.
Ecco lo scollinamento sul Col de la Croix.


Ma ormai siamo in dirittura d'arrivo: gli ultimi, anonimi chilometri nella pianura che fiancheggia l'aeroporto di Calvi, il campeggio di Ile Rousse, dozzinale e colonizzato dagli italiani, l'ultimo bagno in un mare tiepido e meno spettacolare, il wifi del ristorante che non funziona e che non ci permette di inviare il report della tappa di ieri, tutto contribuisce a farci capire che siamo alla fine.

Ultimo giro di giostra, the last waltz: montiamo la tenda ancora una volta, ci concediamo un'ultima buona cena, sempre imbeccati dal mitico Routard e ci ritiriamo in cuccia, per approfittare della manciata di ore di sonno che ci separano dall'infilarci nel ferry giallo.


Rien ne va plus, les jeux sont faits, buonanotte.






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