giovedì 25 luglio 2013

WARM UP...

Era appena entrato in Iran, dopo aver attraversato Grecia e Turchia.
Non aveva compiuto neanche un terzo del viaggio, ma io già sapevo di essere stato completamente fagocitato da quest’avventura.
In fin dei conti, inutile fingere: lo ero fin da pagina 32, quando lui scorazzava in Indonesia su quel vespone, riscatto di un debito d’onore dell’amico cameriere…

Aprile 2004: mollemente sdraiato sul letto della celletta di Costarainera, ero rapito dai racconti onderod del “vespiaggiatore” Giorgio Bettinelli: partito da Roma su un PX125 raggiunge Saigon dopo 7 mesi e 24.000 km, passando (quasi) indenne attraverso epici incontri, amorazzi lampo, sbornie record e notti da incubo.(Giorgio Bettinelli:In vespa-clicca).


Sapevo di non aver scampo, ero perfettamente cosciente che il demone avrebbe incontrato poche difficoltà nell’averla vinta; il mio Super-Io sovietico batte in ritirata quando si tratta di viaggi & rabadan….
Proprio in quel periodo Massimo-Mimmocricco, il mio meccanico-guru, aveva deciso di mettere in vendita la sua 125 PX del 1982, dotata di quegli strani accessori…
A pagina 133 non ce l’ho più fatta e l’ho chiamato: “Cumpà, lascia perdere: hai trovato il compratore”.
Non ho mai fatto un acquisto più d’istinto: non ne avevo bisogno, ma le mie ultime mattane risalivano ormai a 4 anni prima ed il ricordo cominciava a sbiadirsi.
Di fatto, la new entry mi garantiva un piccolo spiraglio per sognare tour sudamericani, raid nordeuropei od attraversate desertiche, ma mio figlio non aveva ancora due anni e Lella non perdeva occasione per mostrarmi che era decisamente salita di categoria (ormai era una Donna, e mi guardava con sufficienza e disprezzo quando vagheggiavo di giridisardegnaelbaeoliecaprischia by moto e tenda,dichiarando che “queste cazzate le ho già fatte quando ero Ragazza ed ora voglio comodità…”).
Sono passati 9 anni: nel frattempo ho scoperto di possedere un raro modello destinato al mercato yankee (gli strani accessori non erano altro che il tachimetro in miglia, il miscelatore separato ed un gigantesco pedale del freno – probabilmente per i piedi di quei ciccioni fatfree…), l’ho restaurata ed ho sostituito quel terribile blu-spray metallizzato con un rosso vivo, ma ahimé nessun viaggio è stato compiuto poichè, pur usandola spesso nei sei mesi dell’anno baciati dal sole, non sono mai uscito dal Piemonte… 
Quest’anno si è presentata finalmente l’occasione giusta: giro del Nord della Corsica con Giancarlo!
Lui va per gli 11 anni, adora la vita spartana del campeggio ed è attratto da un’avventura moderata, non troppo “scomoda” (è piemontese alla Fruttero, quindi….esageruma nen!); nutre ancora qualche timore sulle capacità di guida scooteristica del papi ma ormai è lanciato.
Il bolide è stato oggetto di un check-up completo ed adesso sfoggia un nuovo cuore Polini di 175 cc: mi manca quindi solo la marmitta scoreggiona e poi, da bravo giovanotto indisponente
posso impennare fino alla giostra dei calci in culo e, sulle note di “Vamos a la playa”, agguantare la coda di topo e vincere il pelùsc per Giussy...





Siamo decisamente preparati per la partenza: la prova generale di carico è stata effettuata e manca solo una decina di giorni; gli unici punti fermi del programma sono l’imbarco da Nizza con sbarco a Ile Rousse ed una settimana dopo il rientro da Bastia: in mezzo, giroingiro di puro istinto, con una media di 20-30 km al giorno (20km/giorno-clicca).
Per alleviare l’angoscia di mammezienonnebisnonne, ogni sera wifi permettendo, cercheremo di postare diario e foto del nostro tour, rassicurando sulle condizioni di salute dei due centauri.
Questo weekend ultimi ritocchi e poi countdown: stay with us!

Dave&gianka


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